GIANNI FERRERI OMAGGIA IL GENIO JAZZ DI LEE MORGAN

C’è la tromba del Gianni Ferreri Quartet (Claudio D’amato al piano, Mario Bucci al basso, Daniele Quaglieri alla batteria) sabato 1 marzo per la rassegna dei “sabato in concerto jazz” (a corso Umberto, Maison Des Arts, nel Palazzo Caripe, inizio ore 18, ingresso libero e consentito dalle 17.30 fino ad esaurimento posti), il cartellone della Fondazione Pescarabruzzo, organizzato dall’associazione culturale Archivi Sonori con la sapiente direzione artistica di mister Maurizio Rolli).

Il live sarà incentrato sulla figura, indimenticabile, inviolabile, invitta, di Lee Morgan, protagonista suoremo della scena hard bop, scomparso nel 1972. “Ci saranno brani di sua composizione ma anche pezzi che ha suonato negli anni centrali della sua carriera – dice Gianni Ferreri – per me si tratta di un tributo dovuto, ho tutta la sua discografia a casa, è il mio idolo, per me uno dei trombettisti più accattivanti della scena anni ’50’”.

Un concerto per intenditori quindi? “Assolutamente no, anzi, ho potuto constatare con piacere, anche grazie ai concerti che abbiamo fatto fuori regione, che il pubblico, non soltanto diciamo quello jazzofilo, è coinvolto, perché dentro c’è un mondo musicale molto vasto: si spazia dalle ballad ai latin”.

Parlaci di questo progetto musicale. “Con i miei compagni di palco siamo insieme ormai da quattro anni, questo lavoro è nato invece un anno fa, amiamo rinnovarci, studiare cose nuove che ci piacciono e possano piacere. Ho riadattato il tutto a misura di quartetto, per il resto la scommessa è quella di restituire viva l’anima di questo grande artista,: certo c’erano altri giganti in quegli anni, come Clifford Brown e Freddie Hubbard, ma quello che mi ha sempre colpito di Lee Morgan è che  le persone riuscivano a entrare dentro la sua musica”.

 

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