Non voleva essere un mito Chet Baker,
genio e sregolatezza del jazz melodico,
bello e dannato, da giovane, e poi soltanto dannato,
tossicomane capace di vertigini liriche inesorabili e pazzesche,
passato più volte per Pescara, l’ultima volta negli anni ottanta, ricordano spesso i fortunati che c’erano.
Morì 25 anni fa ad Amsterdam (fu suicidio):
il suo sangue era abbondantemente mischiato a cocaina ed eroina.
Adesso un film, girato poco prima di morire, lo ritrae immerso nella sua musica,
illuminato dal bianco e nero di un’altra star, il fotografo Bruce Weber.
Quel film, Let’s get Lost,
osannato dalla critica e ripresentato restaurato alla Mostra del cinema di Venezia 2013,
esce per la prima volta in home video da Lucky Red.