RIMUSICAZIONI: A BOLZANO SI SONORIZZANO I FILM MUTI

Il progetto Stearica vs Der Golem sarà programmato alla XIII edizione di “RIMUSICAZIONI Film Festival”, a Bolzano, presso il Videodrome, venerdi 6 dicembre, inizio spettacolo ore 21. La band sperimentale si cimenterà in una rimusicazione del noto film di Carl Boese e Paul Wegener. “Der Golem, Wie Er In Die Welt Kam” è un progetto nato dalla collaborazione fra il Museo Nazionale del Cinema di Torino e il Traffic Free Festival. La colonna sonora era già stata eseguita in occasione di MITO Settembre Musica/Torino-Milano International Music Festival, dove era stata presentata la versione restaurata del film.

Rimusicazione, rimusicare: neologismo per “dotare nuovamente di musica” un film. il termine si è diffuso rapidamente. Rimusicazioni Film Festival, nato all’interno dell’associazione culturale Harlock di Bolzano, si rivolge a compositori, gruppi musicali, sound designers, foley artists, rumoristi, dj, e in generale a tutti coloro che siano interessati all’ideazione e alla realizzazione di nuove colonne sonore di opere cinematografiche appartenenenti al cosiddetto periodo del cinema muto, quello che va dalle sue origini fino all’inizio degli anni ’30.

Rimusicazioni si caratterizza in quanto festival-concorso e competizione a premi in cui le opere in concorso possono essere di qualsiasi natura e stile musicale, ivi com-prendendo anche rimusicazioni realizzate con effetti sonori e foley, e devono pervenire in forma audiovisiva completa, cioè con la colonna sonora solidale al supporto di proiezione. Questa impostazione ha suscitato l’interesse di compositori, sperimentatori elettronici, symphonic-sampled orchestras ed eterodossi sonori, ed ha anche favorito la costituzione di un importante archivio di opere musicali appositamente create per quei film unico nel suo genere. Questi lavori spaziano dall’accompagnamento classico al jazz, al rock, al rumorismo, alla sonorizzazione documentaristica, alla composizione algoritmica, fino alla sintesi granulare in dolby surround 5.1.

Molti dei film realizzati fino alla fine degli anni ’20, tutti rigorosamente muti, cioè senza dialoghi e sonoro di scena, nascevano comunque dotati di una colonna sonora, sebbene questa non fosse registrata e poi meccanicamente sincronizzata come accade ai nostri giorni, ma eseguita dal vivo ad ogni proiezione. Per le produzioni più importanti furono invitati a scrivere musica anche compositori illustri (in Italia fu il caso di Ildebrando Pizzetti, in Francia quello di Francis Poulenc, Darius Milhaud e via dicendo). Queste composizioni originali erano destinate ad essere eseguite alle prime e nei grandi cinema di città con sontuose orchestre. Proprio la circostanza che la musica non “viaggiasse” con la pellicola, così come la necessità imprenditoriale ed economica di sostituire, nei cinema di provincia, l’orchestra con un meno costoso pianista, sono all’origine dello smarrimento di molte partiture originali. Troppo labile il legame tra gli spartiti distribuiti a ogni proiezione ai musicisti del cinema, e le pizza del film. Poca cura da parte di editori e distributori, parti dimenticate o smarrite, spartiti distrutti in incendi: il destino di molte colonne sonore è stato deciso da queste circostanze. D’altra parte alcuni film non possedevano una vera e propria colonna sonora “originale”, ma spesso l’accompagnamento sonoro veniva creato adattando brani tratti dal repertorio della musica classica, studi e repertori “personali” dei musicisti accompagnatori.

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