ECCO LO SWAP PARTY IN FORMATO BABY

Da zero a 12 anni (ogni genitore lo sa) i bimbi crescono in fretta e spesso si conservano nell’armadio abiti che non riusciranno a mettere più d’una volta. Se a questi aggiungiamo i regali o gli acquisti “sbagliati” – per taglia o gusto – che addirittura restano per una stagione intera fermi nell’armadio con il cartellino attaccato. E che dire degli accessori “a breve termine” come dondoli, cullette, fasciatoi, girelli e centinaia di giochi che noi e i nostri pargoli, non usiamo più? Quanto spazio in casa è dedicato a riporre tutto questo monte di roba, nell’attesa che magari proma o poi qualcuno ne abbia bisogno?

Ecco l’idea.

Lo swap party è un ritrovo in cui amici e conoscenti o semplici curiosi si scambiano abiti, accessori, regali non graditi, oggetti vintage. La versione baby nasce da un’idea di Lisa De Leonardis ed Erika Recchione dell’associazione MadeInAbruzzo, mamme e professioniste, che già dalla scorsa primavera hanno iniziato a coinvolgere, tramite social network e passaparola, altre famiglie in un grande “gioco”, quello dello scambio di abiti, giochi ed accessori per l’infanzia.

Il nuovo appuntamento è fissato per sabato 9 ottobre dalle 17 alle 20 presso Dudù Giochi, in via  Regina Margherita 44 a Pescara. Per rilassarsi in compagnia di altri genitori con un thé e tanti oggetti e abiti da scambiare.

Il format baby.swap.party ambisce a diventare uno stagionale appuntamento eco-friendly che sintetizza le tendenze affermatesi negli ultimi anni: dal baratto alla sostenibilità, passando per il social. Perché la chiave di tutto è creare un network, collaborare, costruire insieme.

La ricetta nasce da ispirazioni di respiro internazionale come gli swap party newyorkesi, una tendenza affermata. La parola swap significa proprio scambiare, ed è proprio quello che si fa in questi incontri, offrire cose che non si usano più per prenderne altre che occorrono. E’ un modo per non buttare via la propria roba ma anzi, fargli vivere una seconda vita.

«Dimenticate pure il portafogli a casa perché i soldi non serviranno. Il regolamento è semplice: ad ogni cosa portata sarà assegnato dall’organizzazione un valore indicativo in stelle. Ognuno potrà prendere cose per un valore corrispondente. Naturalmente ci saranno molte future mamme prossime al lieto evento, che non avranno nulla da portare ma molto da prendere: in questo caso andrà bene anche portare una torta fatta in casa, dei biscotti, dei succhi di frutta che accompagneranno il pomeriggio di swap».

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