“HOMO OMINI LUPUS” LUCCICANTE/AZIENDALE A TEATRO

La Compagnia Teatro Immediato conclude la stagione Confini con un importante appuntamento: Glengarry Glen Ross di David Mamet, per la regia di Edoardo Oliva.

Stasera alle 21, con repliche domani, sabato e domenica, sempre alle 21, nella storica sede in via Gobetti a Pescara (che subito dopo chiuderà, essendo arrivato un inesorabile, assurdo sfratto).

L’evento ricopre un duplice  interesse: Glengarry Glen Ross è l’ultimo spettacolo in scena nello storico spazio del Teatro Immediato in via Gobetti ed è anche il primo spettacolo prodotto dal Teatro Immediato nel 2005, che poi nel corso del tempo ha realizzato più di 70 repliche in ambito nazionale, 20 delle quali a Roma in coproduzione con il Teatro Politecnico.

«Otto  anni fa ci chiedemmo, per un attimo, se l’opera di Mamet nelle sue dinamiche e nel suo linguaggio potesse essere attuale. Oggi, in tempo di crisi economica globale, riteniamo che rappresentare “Glengarry” sia soprattutto un momento di estrema verità, di assoluta pertinenza con questi tempi vuoti, cupi, violenti, volgari, mediocri. Non è cronaca, è teatro. Non è imitazione della vita, è la vita. La vita di alcuni “venditori”, vera come è vero “il licenziamento per il terzo in classifica».

Glengarry Glen Ross di David Mamet è la storia di un gruppo di venditori di un’agenzia immobiliare i quali, per nuove strategie di vendita imposte dalla direzione, sono alle prese con una feroce gara interna che assegna come primo premio una Cadillac, come secondo un set di coltelli e come terzo il licenziamento.

Sei uomini si affrontano con ogni mezzo corretto o scorretto per evitare il licenziamento, senza regole, senza seguire alcuna etica. Lo spettacolo è stato scritto negli anni ’80, periodo caratterizzato, da un punto di vista socio-economico, da una esasperata deregulation. La battaglia tra le specie è vecchia come il mondo, i deboli proliferano e i furbi li divorano, per quanto un legame di tacita amicizia e rispetto reciproco sembra unirli. Ma proprio perché il rapporto tra uomini segue leggi economiche e strategie di sopravvivenza severe e spietate, l’amicizia e lo spirito di solidarietà diventano spesso “mestiere”.

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