LA CONVERSIONE DI ANIA, DAL BUNGA BUNGA A SAN GABRIELE

Prima il suo nome era legato a filo doppio alle “diaboliche” passerelle, sfilò pure per Chanel, e alla mondanità più sfacciata. Fu, tra le tante cose, un appetibile regalo di compleanno per Silvio Berlusconi, uscendo da un pacco intonando, in due pezzi, alla Marilyn, “happy birthday, mr. President”.

Ma oggi Ania Goledzinowska, fanciulla polacca, che arrivò in Italia a sedici anni, si è redenta. Un po’ alla Claudia Koll. Benedetto fu un viaggio, come spesso accade, a Medugorie, avvenuto due anni fa. E l’incontro con Paolo Brosio.

Da allora Ania, completamente convertitasi, conduce un’esistenza diametralmente opposta alla precedente. Preghiera, testimonianza. Il suo percorso di vita adesso corre insieme alle  suore della comunità mariana “Oasi della Pace” in Bosnia, e in più collabora con l’associazione che ha fondato “Cuori puri”, di cui fanno parte donne che hanno deciso di vivere illibate fino al matrimonio…

Stasera alle 21.15 Ania Goledzinowska porterà la sua testimonianza in Abruzzo, nel santuario di San Gabriele, prendendo parte a un incontro di preghiera e narrando la sua storia.  E ai  giovani e non presenti non mancherà di perorare la causa della purezza e della castità prematrimoniale.

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