SCIOGLI IL #PORN NEL VINE (L’APP DEL MOMENTO)

Messa all’indice, alla fine la pornografia è riuscita ad accedere nell’App Store di Apple. Con tutti i crismi e la pompa magna del caso. È scoccata l’ora di Vine,  la nuova app video di Twitter che permette di postare microfilmati da 6 secondi; ebbene, benché operativa solo da pochi giorni, ma il buongiorno si vede dal mattino, l’hashtag dove Vine sta facendo furore è, guarda caso, #porn. Inserite #porn e sarete inondati da migliaia di microfilmati hard. La natura umana è sempre quella, e non c’è app o hashtag che tenga.

D’altronde, spulciando i termini d’uso dell’applicazione, ci si accorge che postare clip a luci rosse è perfettamente lecito: solo se contrario, l’utente potrà contrassegnare il video come non adatto alla visione. Dipende da lui. Libera app in libero porno in libero stato globale. «Usando i nostri servizi lei potrebbe essere esposto a contenuti che potrebbero essere offensivi, dannosi, inesatti o comunque inappropriati – si legge nel documento -. In nessun caso Vine sarà responsabile per qualsiasi contenuto».

Eppure la Mela di Cupertino ha sempre attuato una politica moralizzatrice, e fin dai suoi primi vagiti una regola interdice la vendita di app con contenuti vietati ai minori. Come andrà a finire?

Il porno è sempre stato uno dei motori del web: si chiuderà un occhio, per una volta? Vine è una delle app più scaricate del momento. La usa pure il nostro premier uscente (avete capito bene: non il nostro premier precedente).

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