LA LINEA DI PACE: GLI STUDENTI E LA QUESTIONE MEDIORIENTALE

Si concludono stamattina le attività del progetto culturale internazionale di cooperazione: “La linea di pace” che hanno coinvolto in Abruzzo più di 700 studenti delle scuole secondarie delle province di Pescara e di Teramo.

Il progetto giunto alla nona edizione, ideato dall’associazione culturale “Deposito Dei Segni Onlus”, con particolare attenzione alla condizione dei rifugiati palestinesi che vivono nei campi profughi in Libano, durante il mese di novembre ha promosso riflessioni e dibattiti sui diritti umani tra gli studenti tramite la proiezione di “Frontiers of dreams and fears” (Palestina, 2001), film-documentario della regista Mai Masri sulle condizioni dei campi profughi di Shatila a Beirut (Libano) e di Dheisha a Betlemme (Palestina).

Nei giorni scorsi, gli studenti della provincia di Teramo hanno concluso il percorso didattico insieme ad alcuni colleghi universitari presso la Sala Conferenze dell’università di Teramo alla presenza di Diana Carminati e Alfredo Tradadrdi di ISM Italia.

E stamattina la conclusione del progetto “La linea di pace” a Pescara, presso l’aula “Federico Caffè” dell’università “d’Annunzio” di viale Pindaro, con la proiezione del film “Private” (per la regia di Saverio Costanzo: racconta di una famiglia la cui casa è situata tra un villaggio palestinese e un insediamento israeliano. L’esercito israeliano decide di occuparla ma, nonostante l’invasione dei soldati israeliani, la famiglia si rifiuta di abbandonarla. Il film ha vinto il Pardo d’Oro al Festival di Locarno 2004).

Seguirà l’intervento di Enrico Bartolomei: “La terra del latte e del miele. Come la Palestina è diventata Israele”. Enrico Bartolomei è laureato in Relazioni Internazionali all’Università di Perugia. E’ stato Casco Bianco presso l’Alternative Information Center di Beit Sahour. Ha recentemente curato per Seb27 il volume Pianificare l’Oppressione. Le complicità dell’accademia israeliana.

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